Gli Altopiani Maggiori dAbruzzo

Insinuato tra il Parco Nazionale dAbruzzo ed il Parco Nazionale della Maiella, il territorio montano degli Altopiani Maggiori dAbruzzo comprende i comuni di Pescocostanzo, Rivisondoli, Rocca Pia e Roccaraso ed è il più esteso della regione Abruzzo, con una superficie di circa 30 kmq. Ne fanno parte lAltopiano delle Cinquemiglia e quelli adiacenti di Primo Campo, Quarto del Barone e Quarto Grande, tutti di dimensioni minori, che si estendono verso Palena e leremo di SantAntonio. La quota più elevata è quella di Monte Greco (2.285 metri), che svetta tra il Piano dellAremogna e Barrea, ma numerose altre vette della zona superano duemila metri di altezza. Le zone da esplorare a contatto con la natura sono davvero molte, sia destate che dinverno, ed offrono magnifici percorsi al fondista ed allo sciatore alpinista, e sentieri per gli escursionisti.

Un po di storia

Un vasto territorio di grande valenza naturalistica e paesaggistica, nella parte più meridionale della provincia aquilana, lungo il quale si snodava lantichissimo tracciato che rappresentò il collegamento tra i Peligni e i Sanniti Carricini di Aufidena. Quel percorso appartenne alla via Minucia e rappresentò di fatto la Via degli Abruzzi, litinerario principale tra le regioni del nord e il meridione, frequentato dai mercanti del Rinascimento. Fu attraversata nel corso dei secoli da numerosi personaggi storici: da Annibale a S.Bernardino da Siena, da Boccaccio a Vittorio Emanuele II, da Mazzini ai re Angioini e Aragonesi.

Un po di geografia

Tre diverse catene montuose fanno da cintura al territorio degli Altopiani Maggiori dAbruzzo. La più occidentale è la Serra Rocca Chiarano (2.256 metri), separata dalla vetta del Monte Greco (2.285 metri) dallampia depressione del Piano delle Gravare. Da queste due vette elevate è possibile avere panorami aperti su tutto il Parco Nazionale dAbruzzo. Un altra profonda depressione Valle Chiarano e lo splendido lago di Pantaniello separa la cima più elevata della zona dalla costa del Monte Pratello (2.056 metri) e delle Toppe del Tesoro (2.140 metri), raggiunte entrambe dagli impianti sciistici che salgono rispettivamente da Rivisondoli e da Roccaraso. Quella centrale è formata dalla lunga costiera di Monte Rotella (2.127 metri) e prosegue con le elevazioni di Cima della Fossa (1.990 metri) e Monte Calvario (1.743 metri), che domina sia Rivisondoli che Pescocostanzo. La sella a settentrione di questultima è raggiunta dagli impianti sciistici di Pescocostanzo. La terza catena, più ad oriente, quella del Pizzalto (1.969 metri) e del Serra Ciammaruchella (1.770 metri) che degrada rapidamente verso il Quarto Grande e la stazione ferroviaria di Palena.

Un po di natura

Oltre ai vincoli imposti dalle zone di protezione esterna dei due adiacenti Parchi Nazionali, il territorio può contare su altre tre riserve naturali: quella del Lago di Pantaniello, la Riserva Regionale che protegge il Bosco di SantAntonio (ad oggi integrata nel Parco Nazionale della Maiella) e la Riserva di Quarto S.Chiara, che lambisce il versante orientale del Pizzalto. Nel complesso, dunque, un territorio molto ben conservato dal punto di vista naturalistico, che offre panorami mozzafiato nel periodo estivo e che si trasforma in inverno in una delle località sciistiche più apprezzate di tutto il centro-sud, grazie ad infrastrutture per la pratica degli sport invernali allavanguardia.